venerdì 17 luglio 2009

I racconti della nonna (2)

La nonnina sta invecchiando e trova conforto nel raccontare dei tempi passati e a me conforta ascoltare. Ci sono un sacco di storie interessanti, di persone che non ci sono più, se non nella sua memoria e in quella di qualche altra vecchietta.
Qualche storia vorrebbe metterla per iscritto, così l'abbiamo ripresa con la telecamera mentre la raccontava, come la racconta sempre, in modo che io possa poi riportare su carta proprio quelle parole.
Spenta la telecamera e rimaste io e lei da sole mi ha raccontato altre storie, vecchie e nuove, e io avrei voluto che ci fosse ancora la telecamera a riprenderla, per catturare e conservare quei momenti. Ma poi ho capito che dovrà essere la mia memoria a conservarli, trasformandoli con le emozioni legate a lei.
Voglio provare a scrivere almeno qualche episodio, qualcun'altro nella famiglia comincia a interessarsi. Ci sarebbe così tanto da dire sulla sua vita.
Ma come faccio a descrivere quelle espressioni degli occhi? quei sorrisi divertiti che fa quando le tornano in mente degli episodi comici, come di quando i suoi genitori si erano finalmente sposati in chiesa (dopo che, in "segreto" erano nate due figlie e c'era il terzo in arrivo) e all'uscita della messa, lei e la sorellina li avevano sbugiardati davanti a tutti chiamandoli "mamma! papà!".
Oppure vorrei riportare di come finge di non ricordare i particolari di certe storie, per non infangare la memoria di persone morte da anni ed anni, donne che si sono innamorate e hanno avuto un figlio con un amante già sposato, o con uno della servitù. Che poi alla fine ci racconta tutto, con nomi, cognomi e peccati vari.
I suoi occhi sono aperti e vedono noi, nipoti e figli che la ascoltiamo, ma sembrano guardare ad altri tempi e osservare altri visi, come quello della sua mamma che canta l'amore per il suo papà.